J.D. Power, l’agenzia di ricerche di mercato che normalmente riporta valutazioni molto positive per i prodotti Apple, stavolta è stata molto meno tenera e ha posizionato iTunes Store quasi in fondo alla classifica di gradimento dei servizi di streaming video a pagamento. Il risultato deriva da un’indagine condotta su un campione di persone che hanno usato servizi del genere negli ultimi sei mesi.
I servizi di streaming video coinvolti sono stati valutati per prestazioni, contenuti, costo, semplicità d’uso, comunicazioni e servizio clienti. In una scala da 1 a 1.000 Apple ha ottenuto una valutazione di 807, sotto la media (820) e giusto un punto in più dell’ultimo in classifica (Amazon). Il prevedibile vincitore è Netflix, con una valutazione di 829.
La valutazione dell’indagine può non essere un’indicazione problematica per Apple, che non si è mai sentita un vero provider di servizi di streaming video, ma non deve essere nemmeno sottovalutata. Soprattutto in prospettiva, perché dall’indagine risulta che gli utenti più giovani (la fascia 18-34 anni) usano in netta prevalenza servizi di streaming video e non la TV tradizionale (gratuita o “pay”). Non essere ben presenti in questo mercato potrebbe quindi essere un elemento negativo.
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