Nato un bel po’ di tempo fa e sviluppatosi come progetto di crowdfunding su Kickstarter, Viva Amiga è disponibile per l’acquisto e il noleggio su iTunes Store e su altre piattaforme online quali quelle di Google, Amazon e Microsoft. Si tratta di un film documentario dedicato agli appassionati di retrocomputing, in particolare del computer Commodore Amiga.
Ideato da un team di visionari, il primo computer Amiga, nel frattempo acquisita da Commodore, fu commercializzato nel 1985 sfidando i “due mondi” IBM e Apple e proponendosi come macchina per la creatività, il multimedia, l’arte, i giochi. Per dirne una, all’evento di lancio l’Amiga ebbe come “padrino” Andy Warhol che realizzò un ritratto digitale di Debbie Harry, la cantante dei Blondie. E proprio su un Amiga 1000 sono state “ritrovate” alcune opere inedite di Andy Warhol.
Per molti l’Amiga (e la sua comunità di utenti) aveva un potenziale creativo e innovativo ancora più forte del Macintosh. “Gli utenti Amiga fanno sembrare gli utenti Macintosh come utenti IBM”, per dirla con le parole di uno dei protagonisti del documentario Viva Amiga: The Story of a Beautiful Machine, che propone interviste ai fondatori di Amiga, come anche ai suoi fan, oltre che materiale documentale d’archivio e filmati d’epoca.
La storia di Amiga conobbe poi una serie di fallimenti e acquisizioni fino alla scomparsa dal panorama dell’informatica, scomparsa che però non ha intaccato la nostalgia e l’affetto di tanti utenti amanti della piattaforma (come del resto è avvenuto per un altro “mito dell’epoca”, dalla storia per molti versi assimilabile, l’Atari ST). L’Amiga aveva comunque scritto un capitolo mirabile della storia dell’informatica e creato una appassionata community di utenti. Al punto che è addirittura possibile incontrarne uno in funzione, in qualche club tra quelli più underground e d’avanguardia.
Maggiori informazioni sul sito del film Viva Amiga.
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